… come tutti sanno, sono infiniti e non dovremmo più sorprenderci di nulla. Eppure c’è chi con un normalissimo blog o con un sito molto semplice riesce a condividere in modo efficace idee e sviluppare potenzialità che non ci saremmo aspettati.
Segnalo due esempi, molto diversi tra loro, di quello che intendo dire.
Il primo è un blog (in inglese: lo trovate qui) che ricostruisce passo passo la vicenda di un soldato britannico sul fronte italiano durante la prima guerra mondiale: ogni giorno, esattamente 90 anni dopo, il curatore inserisce le lettere di un suo antenato giunte dal fronte a familiari e amici. Un modo di vedere la guerra con gli occhi di chi l’ha combattuta, dalla trincea, potremmo dire.
Il secondo è la sezione di un sito ideata e gestita da un pensionato (a riprova che sul web non ci sono solo giovani smanettoni) il quale, dopo essersi abbonato a diversi quotidiani online (italiani e francesi), ogni giorno crea una “rassegna stampa” di tutti gli articoli riguardanti la presenza dei cristiani nella società: il titolo, la citazione di poche righe, a volte una “ndr” di commento tra parentesi e da lì ciascuno può aprire un file pdf (e/o scaricarselo) con l’intero testo dell’articolo. Geniale, no? Una sorta di “primapagina” tematica, che lascia parlare i singoli autori, semplicemente giustapponendoli.
Ecco, sono anche aspetti così trasversali del web che mi piacerebbe segnalare da queste pagine.
Ecumenical Prayer Cycle
domenica 16 novembre 2008
Gli usi possibili del web...
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