lunedì 21 gennaio 2019

Sogni di anziani e di giovani

Leggo sulla benemerita ultrasettantenne rivista cartacea Il Gallo un'accorata lettera di Valentina Bonzi, studentessa universitaria, indirizzata ai "Cari adulti". Ne riporto i paragrafi conclusivi:

Cari adulti ... vi manca il sogno, il più innocente e bel pensiero che ci sia. Non alzatevi la mattina per andare in ufficio, andateci per cambiare l'ufficio, renderlo un posto migliore; guardate gli occhi accesi e curiosi dei vostri figli e imparate a leggere i loro sogni, senza voler riflettere in loro i vostri irrealizzati: quelli sono andati persi, sono appartenuti a voi e non saranno di nessun altro. Chiedo una collaborazione tra noi e voi: a noi, spinti dal nostro sogno, il compito di trasmettervi quella curiosità, quella determinazione e quella fiducia nel futuro; a voi, già realizzati, quello di guidarci in un mondo per noi nuovo e per voi troppo vecchio e monotono. Cambiare gli schemi orientandoci e conoscendo quelli vecchi: ecco l'obiettivo comune, un mondo fatto di uomini e donne che sognano qualcosa di migliore, qualcosa che abbia la priorità assoluta su tutto il resto.




Parole che mi richiamano alla mente quelle di papa Francesco rivolte ai giovani durante il recente Sinodo dei Vescovi a loro dedicato:

C’è un’icona che viene dal Monastero di Bose, che si chiama “la Santa Comunione”, e cioè un monaco giovane che porta avanti un anziano, porta avanti i sogni di un anziano, e non è facile, si vede che fa fatica in questo. In questa immaginetta tanto bella si vede un giovane che è stato capace di prendere su di sé i sogni degli anziani e li porta avanti, per farli fruttificare. Questo forse sarà di ispirazione. Tu non puoi portarti tutti gli anziani addosso, ma i loro sogni sì, e questi portali avanti, portali, che ti farà bene. Non solo ascoltarli, scriverli, no: prenderli e portarli avanti. E questo ti cambia il cuore, questo ti fa crescere, questo ti fa maturare. E’ la maturazione propria di un anziano.
Loro, nei sogni, ti diranno anche cosa hanno fatto nella vita; ti racconteranno gli sbagli, i fallimenti, i successi, ti diranno questo. Prendilo. Prendi tutta questa esperienza di vita e vai avanti. Questo è il punto di partenza. 
“Cosa direbbe Lei ai giovani che vogliono avere fiducia nella vita?”: prendi su di te i sogni degli anziani e portali avanti. Questo ti farà maturare. Grazie.