La mia passione per la lettura è abbastanza antica, risale a un anno dopo che avevo imparato a leggere. Ho ritrovato tempo fa un mio quaderno di quando ero in IIa elementare.
Riporto qui un esercizio di "comporre" (così si chiamava allora) da me scritto il 9 marzo 1961, quando avevo 7 anni e mezzo. Titolo dato dalla maestra: "Davanti alla vetrina d'un negozio preferito".
Mio svolgimento (mantengo gli errori e l'ortografia):
Nella mia via vi sono molti negozi. Io mi fermo volentieri davanti alla cartoleria di via San Galdino, perché sono esposti parecchi libri intusiasmanti, dei quali ne vorrei uno il quale è "I pirati della Malesia". Vi è esposto anche il libro "Il Corsaro Nero", "Il giro del mondo in ottanta giorni", "Cappuccetto Rosso", "Il libro della Giungla", "Le avventure di Tom Saiver". Insomma da quella vetrina non mi vorrei mai togliere. Desidererei comperare anche "L'Isola (del) Misteriosa", ma ho troppi pochi soldi. (E) Io davanti a quella vetrina passo spesso, e tutte le volte mi fermo a guardare quei libri che vorrei avere.
Davanti a quella vetrina vedo anche un trenino elettrico, delle pistole, alcune (m)automobili in miniatura, parecchie cartelle e molte altre cose, molto molto belle.
Ancora oggi le uniche vetrine che mi attirano sono quelle delle librerie...
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